2 Giugno: Repubblica o Monarchia, VIVA L'ITALIA

2 Giugno: Repubblica o Monarchia, VIVA L’ITALIA

Ricorre oggi l’anniversario dell’istituzione Repubblicana in Italia.

Dopo 71 anni non si sono ancora sciolti i dubbi sulla legittimità della vittoria della Repubblica. Ma è altrettanto vero che prove certe di un broglio elettorale non ce ne sono, anche se molte restano le perplessità e sospetta risulta la fretta di formalizzare il risultato.

Le prove non potranno mai essere raccolte in quanto le schede sono andate distrutte, e qui sorgono altri dubbi.

Ma dopo oltre 14 lustri possiamo effettivamente bypassare il problema, e se vogliamo mantenerlo vivo lo dobbiamo fare esclusivamente in senso storico.

Sebbene sono certo non interessi, vorrei esprimere la mia convinzione personale. Mi ritengo Monarchico non tanto in senso storico o in derivazione a comportamenti dei singoli regnanti o della Casa Reale italiana, quanto per concettualità.

Ritengo che una carica, che in chiave moderna va letta esclusivamente in senso rappresentativo, non possa e non debba essere mercimonio di scambio politico. Tale infatti è divenuta la periodica elezione del Presidente della Repubblica.

La figura del Capo dello Stato, a mio giudizio dovrebbe essere un passaggio di consegne tra i rappresentanti di un ceppo significativo della nostra Storia.

E non mi si venga a dire che una Corte costa più che le attuali spese per il Quirinale. Dimostrano il contrario tutte le istituzioni monarchiche attualmente in vita.

E non regge neppure l’illazione della scarsa rappresentatività di un eventuale Re. Il pericolo esiste anche con l’elezione di un Presidente. Se un uomo fosse indegno esiste il modo per sostituirlo.

Ma ancora ed evidentemente più importante della mia umile opinione è una considerazione. L’amore per il nostro Paese deve essere più forte che la nostra propensione nei confronti di un sistema istituzionale.

La nostra Patria ha valori che salgono ben più in alto della rappresentatività: sono la sostanza e l’essenza della nostra Storia, delle nostre Tradizioni e del nostro orgoglio. Valori che mancando creano vuoti profondi nel civile vivere.

Questo è il motivo per cui, io: monarchico, grido oggi (anche se solo oggi) VIVA LA REPUBBLICA.

E nel mio cuore SEMPRE VIVA IL RE!

 

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